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Alan S Jeeves Sep 2021
A gentle hand upon my skin
To balm my sleeping soul within
A fragile brushing 'gainst my face
Adorns my soul with air and grace.
The kindest, mildest, tender touch
Subdues my soul to mind too much
The quaver of my joyful heart
As all my anguish blows apart.
And in the fluent light of morn
A freshness in my soul, reborn,
Where thoughts bygone, should I partake,
May kiss my brow as I awake.
Anais Vionet Jul 2024
have you ever grappled with despair
not in imagery, symbolism or portrayal.

I mean, have you ever felt the elevator drop
the watery weakness that extenuates breath
a depth of fatigue that makes lying on the floor a burden
an aching pounding in your chest,
the broken-glass dryness in your throat
the gritty ache in your eyes
that makes you want to close them forever?

Struggle no more, leaden limbs,
free the weary weight.
Eyes that struggle, release the light.
The body begs to no more fight.
In a blur of sluggish thought,
I whisper sleep's sweet name.
The will has dropped.
The yearning stopped.
I’ll rest on that distant shore.
.
.
Songs for this:
Nessun Dorma by Sarah Brightman
Caruso (Live at "Pavarotti International" Charity Gala Concert, Modena 1992) by Luciano Pavarotti, Aldo Sisilli
Pie Jesu by Andrew Lloyd Webber, Sarah Brightman & Paul Miles-Kingston
0730.0722
BLT Merriam Webster word of the day challenge: Extenuate: lessen the strength of something
Li osservo, questi uomini, educati
ad altra vita che la mia: frutti
d'una storia tanto diversa, e ritrovati,
quasi fratelli, qui, nell'ultima forma
storica di Roma. Li osservo: in tutti
c'è come l'aria d'un buttero che dorma
armato di coltello: nei loro succhi
vitali, è disteso un tenebrore intenso,
la papale itterizia del Belli,
non porpora, ma spento peperino,
bilioso cotto. La biancheria, sotto,
fine e sporca; nell'occhio, l'ironia
che trapela il suo umido, rosso,
indecente bruciore. La sera li espone
quasi in romitori, in riserve
fatte di vicoli, muretti, androni
e finestrelle perse nel silenzio.
È certo la prima delle loro passioni
il desiderio di ricchezza: sordido
come le loro membra non lavate,
nascosto, e insieme scoperto,
privo di ogni pudore: come senza pudore
è il rapace che svolazza pregustando
chiotto il boccone, o il lupo, o il ragno;
essi bramano i soldi come zingari,
mercenari, puttane: si lagnano
se non ce n'hanno, usano lusinghe
abbiette per ottenerli, si gloriano
plautinamente se ne hanno le saccocce
piene.
Se lavorano - lavoro di mafiosi macellari,
ferini lucidatori, invertiti commessi,
tranvieri incarogniti, tisici ambulanti,
manovali buoni come cani - avviene
che abbiano ugualmente un'aria di ladri:
troppa avita furberia in quelle vene...

Sono usciti dal ventre delle loro madri
a ritrovarsi in marciapiedi o in prati
preistorici, e iscritti in un'anagrafe
che da ogni storia li vuole ignorati...
Il loro desiderio di ricchezza
è, così, banditesco, aristocratico.
Simile al mio. Ognuno pensa a sé,
a vincere l'angosciosa scommessa,
a dirsi: "È fatta, " con un ghigno di re...
La nostra speranza è ugualmente ossessa:
estetizzante, in me, in essi anarchica.
Al raffinato e al sottoproletariato spetta
la stessa ordinazione gerarchica
dei sentimenti: entrambi fuori dalla storia,
in un mondo che non ha altri varchi
che verso il sesso e il cuore,
altra profondità che nei sensi.
In cui la gioia è gioia, il dolore dolore.
itsall iwrite Sep 2018
saving beautiful ryan living in orwell state CCTV 02.09.18

disgusting absolutely
belongs in the gutter
needs to be in confinement solitary
in mouth melted butter.
not your first porky
probably won't be your last
below the belt is very naughty
what production company will want to cast.
poor ryan is in trauma
this whole experience is grotty
certainly no nessun dorma
no ear beauty like pavarotti.
change to ryans persona
this experience needs to compensate
CBB fans be the owner
ryan winning must infiltrate.
said my peace
will poetry readers congratulate
could this end the orwell lease
ryans blessed to be living in a surveillance state.
itsall iwrite Jun 2018
the double life of george michael 9pm ch5 thursday 21 june  18.06.18

thursday is looming
MB security redundant
faith is booming
fast love and more will be abundant.
going to be trauma
will open up like surgery
queen and wham are my nessun dorma
to have any others is music perjury.
acceptance is final
to understand is reality and no forge
happy got queen on vinyl
until white light not connecting deep with george.
i no its going to be harrowing
not gifted but i have a tortured sole
going to see pain flowing
it equals to outside and no parole.
made the decision
even if i never met my idle
you are just like queen and one vision
thursday 9pm ch5 is my date with george michael.
hate to explain poetry.
Li osservo, questi uomini, educati
ad altra vita che la mia: frutti
d'una storia tanto diversa, e ritrovati,
quasi fratelli, qui, nell'ultima forma
storica di Roma. Li osservo: in tutti
c'è come l'aria d'un buttero che dorma
armato di coltello: nei loro succhi
vitali, è disteso un tenebrore intenso,
la papale itterizia del Belli,
non porpora, ma spento peperino,
bilioso cotto. La biancheria, sotto,
fine e sporca; nell'occhio, l'ironia
che trapela il suo umido, rosso,
indecente bruciore. La sera li espone
quasi in romitori, in riserve
fatte di vicoli, muretti, androni
e finestrelle perse nel silenzio.
È certo la prima delle loro passioni
il desiderio di ricchezza: sordido
come le loro membra non lavate,
nascosto, e insieme scoperto,
privo di ogni pudore: come senza pudore
è il rapace che svolazza pregustando
chiotto il boccone, o il lupo, o il ragno;
essi bramano i soldi come zingari,
mercenari, puttane: si lagnano
se non ce n'hanno, usano lusinghe
abbiette per ottenerli, si gloriano
plautinamente se ne hanno le saccocce
piene.
Se lavorano - lavoro di mafiosi macellari,
ferini lucidatori, invertiti commessi,
tranvieri incarogniti, tisici ambulanti,
manovali buoni come cani - avviene
che abbiano ugualmente un'aria di ladri:
troppa avita furberia in quelle vene...

Sono usciti dal ventre delle loro madri
a ritrovarsi in marciapiedi o in prati
preistorici, e iscritti in un'anagrafe
che da ogni storia li vuole ignorati...
Il loro desiderio di ricchezza
è, così, banditesco, aristocratico.
Simile al mio. Ognuno pensa a sé,
a vincere l'angosciosa scommessa,
a dirsi: "È fatta, " con un ghigno di re...
La nostra speranza è ugualmente ossessa:
estetizzante, in me, in essi anarchica.
Al raffinato e al sottoproletariato spetta
la stessa ordinazione gerarchica
dei sentimenti: entrambi fuori dalla storia,
in un mondo che non ha altri varchi
che verso il sesso e il cuore,
altra profondità che nei sensi.
In cui la gioia è gioia, il dolore dolore.
Kellie Gray Sep 2022
Dormi bene my dearest friend.
Your journey was long and you are weary.
Dormi bene, Nana, you deserve the rest.
I’ll watch over the flock; to them I will tend.

Fly to the horizon and do not look back.
Now is your time to see peaks and summits.
Drift away in the warmest, deepest seas,
Traverse the wildest, rockiest track.

Your body can’t hold you; your soul is free.
Your beautiful, worldly, universal soul.
Take it to be with the love you have missed.
And give him the longest hug from me.

Nessa dorma. It escapes me.
It’s easier to love you than to miss you.
For you;
I’ll learn to do both, in sweet harmony.

arrivederci alla luce del giorno
perché saremo insieme
nella notte
riuniti eternamente
nei sogni e nei bei ricordi

My love, always.
Upon the death of my dearly beloved Nan. Classical music fan, world traveller and Bird by married name.
Li osservo, questi uomini, educati
ad altra vita che la mia: frutti
d'una storia tanto diversa, e ritrovati,
quasi fratelli, qui, nell'ultima forma
storica di Roma. Li osservo: in tutti
c'è come l'aria d'un buttero che dorma
armato di coltello: nei loro succhi
vitali, è disteso un tenebrore intenso,
la papale itterizia del Belli,
non porpora, ma spento peperino,
bilioso cotto. La biancheria, sotto,
fine e sporca; nell'occhio, l'ironia
che trapela il suo umido, rosso,
indecente bruciore. La sera li espone
quasi in romitori, in riserve
fatte di vicoli, muretti, androni
e finestrelle perse nel silenzio.
È certo la prima delle loro passioni
il desiderio di ricchezza: sordido
come le loro membra non lavate,
nascosto, e insieme scoperto,
privo di ogni pudore: come senza pudore
è il rapace che svolazza pregustando
chiotto il boccone, o il lupo, o il ragno;
essi bramano i soldi come zingari,
mercenari, puttane: si lagnano
se non ce n'hanno, usano lusinghe
abbiette per ottenerli, si gloriano
plautinamente se ne hanno le saccocce
piene.
Se lavorano - lavoro di mafiosi macellari,
ferini lucidatori, invertiti commessi,
tranvieri incarogniti, tisici ambulanti,
manovali buoni come cani - avviene
che abbiano ugualmente un'aria di ladri:
troppa avita furberia in quelle vene...

Sono usciti dal ventre delle loro madri
a ritrovarsi in marciapiedi o in prati
preistorici, e iscritti in un'anagrafe
che da ogni storia li vuole ignorati...
Il loro desiderio di ricchezza
è, così, banditesco, aristocratico.
Simile al mio. Ognuno pensa a sé,
a vincere l'angosciosa scommessa,
a dirsi: "È fatta, " con un ghigno di re...
La nostra speranza è ugualmente ossessa:
estetizzante, in me, in essi anarchica.
Al raffinato e al sottoproletariato spetta
la stessa ordinazione gerarchica
dei sentimenti: entrambi fuori dalla storia,
in un mondo che non ha altri varchi
che verso il sesso e il cuore,
altra profondità che nei sensi.
In cui la gioia è gioia, il dolore dolore.

— The End —